sabato 15 agosto 2009

I FAN SCRIVONO: Diario di una volontaria - "Impressioni (In diretta da L'Aquila)"

Faccio fatica a scrivere, perchè per farlo dovrei aprire tutti i canali, avere sempre la mente e il cuore aperto e qui questo non e' sempre facile.O perlomeno in questo istante non me la sento.
Anche camminando si assorbono frammenti di frasi che ti squarciano il petto e se ti volti le puoi vedere ancora tutte lì, quelle parole sospese nell'aria.Forse al mio ritorno ritroverò la serenità per raccontare. Ma adesso sono qui,cercando di restare tutta intera; la forza che ho la devo solo alle persone che da quattro mesi abitano questo campo. Sono loro gli eroi, sono loro gli angeli di questo inferno. Non noi.
Cerco di fare ogni piccola cosa con amore: tagliare le verdure, pulire pentole gigantesche, mantenere per quanto possibile in ordine e quell'amore cerco di impregnarcelo dentro, che arrivi, in altre forme, in fondo ai cuori.
Cerco di sorridere. Sempre. Anche se spesso un piccolo pezzo di me mi si sbriciola dentro e dopo aver servito i pasti ho difficoltà a mangiare. Non è facile vedere 120, 140 persone in fila che aspettano il pranzo o la cena, che hanno fame.Non e' facile sapere che a casa hai un frigorifero pieno di tutto quello che vuoi. Senza obblighi di orari.
Non e' facile sostenere gli sguardi o i silenzi. Silenzi che esplodono nel vuoto. Non è facile pensare che hai una casa vera, con i muri, le porte e l'acqua calda.E mi vergogno quando mi sento stanca, quando penso che non ce la posso fare, perchè tra tre giorni io tornerò alla mia vita, mentre loro non ne hanno più una.
L'altra sera ho sentito la Terra ruggire. La bestia si è svegliata e i volti sono sbiancati, letteralmente. Un botto di un secondo che ha spezzato qualsiasi e già precaria situazione di serenità per fare ripiombare gli animi di tutti in un baratro infinito. Stamattina pioveva. E l'odore dolciastro di fogna e di morte caricava l'aria di un colore spaventoso.
Ma siamo qui. E le persone a volte guardano il cielo, senza imprecare o benedire nessuno, ma semplicemente perchè sono vive.
Io vado. Questo e' lo spazio del tempo dilatato e molte ore ci separano da una nuova luna.
Viviana

di Viviana Olla
FONTE

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