venerdì 28 agosto 2009

Imbarazzi di governo

Rita Pani (APOLIDE)

“Anche se non siamo in periodo di campagna elettorale, il pluralismo alla Rai è sacro e se nello spot di un film si ravvisa un critica ad una parte politica ci vuole un immediato contraddittorio e dunque deve essere seguito dal messaggio di un film di segno opposto.”

E il problema è sempre il solito: sentirsi colpevoli per trovare esilarante una dichiarazione ufficiale. In questo caso si tratta della RAI, televisione di stato che ogni anno estorce il pizzo ai cittadini, che non possono rifiutarsi di pagare anche se da anni hanno scelto di NON guardare le loro trasmissioni. La dichiarazione è inerente la censura e l’oscuramento del film “Videocracy” che, secondo le televisioni di stato privato, sono offensivi verso il governo. La logica utilizzata per negare la pubblicità al film, è sempre quella utilizzata anche in periodi di campagna elettorale: memorabile la richiesta (e, porca puttana, ottenuta) trasmissione riparatrice dopo che Report, dell’ottima Gabanelli, aveva parlato di mafia.

Insomma, che sia TV o che sia Mafia, il governo non può essere messo in imbarazzo in televisione, e soprattutto in televisione non si può dire che proprio quella scatola, l’elettrodomestico addomesticatore, ha definitivamente ucciso la democrazia italiana.

Per fortuna che abbiamo Internet ancora poco controllato da questo governo incapace, che nella Rete si sbertuccia da solo. In due giorni due casi eclatanti di leghisti imbecilli. Uno giocava a rimbalza il clandestino, e l’altro (deputato della Repubblica Italiana) che si dichiarava amico di un gruppo su Facebook che aveva per manifesto una scritta d’odio razziale.

Evidentemente, questi cavernicoli dall’elmetto cornuto non mettono abbastanza in imbarazzo il premier maniaco sessuale in odore di pedofilia, e, una volta smascherati pensano sia sufficiente pagare qualche scagnozzo per commentare sui giornali (su questo blog non ci provate nemmeno) che la pagina non esiste e che il deputato padano, infiltrato a Roma, è innocente. Persino quando lo stesso ammette d’essersi cancellato ["L'amicizia su Facebook si dà in buona fede a centinaia di soggetti ogni giorno e non si può in alcun modo essere responsabili delle condotte altrui"]

Ma guarda un po’. E’ stato truffato? Poveretto, che pena!

No, su Internet non funziona così, l’informazione potrà anche iniziare ad essere meno libera, grazie alle leggi di questo governo fascista, ma ha la libertà di circolare, e circola in velocità. Quindi se siete ancora di quelli convinti che dalla televisione possiate avere quanto vi basta a non sapere, e a non sentire, fare uno sforzo e guardate il trailer del film. Comprenderete quanta poca democrazia c’è rimasta in Italia, se è bastato così poco per negarvene la visione.

Videocracy Trailer


fonte: http://guevina.blog.espresso.repubblica.it/resistenza/2009/08/imbarazzi-di-governo.html

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