mercoledì 26 agosto 2009

Il mondo alla rovescia di Frattini

di Luigi de Magistris

"L’accordo con la Libia" - sostiene Frattini, ministro degli Esteri - "sta funzionando molto bene". Affermazione coraggiosa perché pronunciata a ridosso di una tragedia recente e nel giorno in cui, nelle acque antistanti a Lampedusa, sono stati salvati altri 50 immigrati. Coraggiosa anche perché appare in conflitto non solo con la realtà dei fatti, testimoniata dalla cronaca costante degli sbarchi, ma anche con i dati delle Nazioni Unite e con l’allarme sollevato dalle tante o.n.g.

Dunque sbagliano queste istituzioni oppure Frattini cambia le carte in tavola?

Stessa domanda andrebbe rivolta anche in merito alla politica adottata dal governo verso i migranti e tutta puntata sui respingimenti di massa: è in errore la Chiesa, compresa quella valdese-metodista, nel criticarla perché disumana, oppure l’esecutivo monopolizzato dalla Lega?

Sbaglia l’Alto Commissariato Onu per i rifugiati che ha chiesto all’Italia di fare marcia indietro oppure il nostro governo, che aspira a rimandare nei campi-prigione della Libia i disperati del mare, venendo meno alla Convenzione di Ginevra del 51’, ma non al dovere di celebrare un dittatore con tanto di frecce italiane acrobatiche?

Forse sbagliano tutti, compresi il Consiglio d’Europa, l’Ilo e il Cir, che da mesi denunciano come in Italia, sul fronte dell’immigrazione, sia in corso una deriva razzista che lede i diritti umani oltre che il senso dell'umana pietà, rispetto a cui non solo il governo è silente, ma addirittura promotore.
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