lunedì 24 agosto 2009

Shoah Nera. Lasciati in mare a morire i 78 migranti di Lampedusa

di Grazia Gaspari
Sito Web dell'autore: Sorelle d’Italia

Erano in acque libiche e internazionali da venti giorni, sono passate almeno dieci imbarcazioni, ma nessuna si è fermata a soccorrere il gommone in panne. Ora 73 immigrati sono in fondo al mare. Cinque sono ricoverati a Lampedusa. Il Viminale vuole vederci chiaro perchè aerei e motovedette di perlustrazione non avrebbero individuato nulla di irregolare nel mare di Sicilia. I vescovi parlano di offesa all’umanità e di nuova Shoah.

La notizia è nota. Ha aperto giornali e telegiornali ed è corsa sul web in migliaia di siti. Non è la prima volta che degli immigrati, su barconi alla deriva, muoiono in mare. Si guardano le immagini scivolare in tv, il cuore, se si ha un cuore, si restringe in un moto di dolore e di raccapriccio, poi un piatto di spaghetti, un bel bicchiere di vino fresco che sulle tavole italiane non manca mai soprattutto al nord, un gelatino conservato in frigo e, con il cibo, nello stomaco, finisce anche il dolore, il raccapriccio.

Se per caso ti trovi al ristorante mentre c’è il telegiornale puoi anche ascoltare commenti del tipo: “ma cosa ci vengono a fare? La frontiera è chiusa! Maroni l’ha detto chiaro e tondo: tornate a casa!” Tronfio nel suo benessere questo paese non si rende conto in quale abisso morale sta cadendo. Un popolo di emigrati come il nostro, che ha riempito tutti e cinque i continenti di tanta gente che fuggiva dalla fame adesso ricambia gli altri, quelli che hanno fame oggi, con un cinismo, una meschinità ed una viltà senza eguali.

Effettivamente i respingimenti del ministro Maroni hanno avuto successo, non tanto in termini numerici, quanto in termini diformazione dell’opinione comune che si è lasciata convincere per comodità e per ignoranza che l’africano sul barcone è sostanzialmente manovalanza organizzata dalla criminalità locale, non già un povero cristo in cerca di lavoro o di asilo.

Sì perché la cosa più sconvolgente della nuova tragedia di Lampedusa è l’indifferenza dei vacanzieri di Ferragosto che a bordo delle loro ricche imbarcazioni non hanno dato soccorso, ma nemmeno un pezzo di pane o una bottiglia di acqua.

"Dopo 6 giorni di viaggio – ha raccontato uno dei superstiti - avevamo finito cibo, acqua, benzina; i cellulari erano ormai scarichi.

L’imbarcazione si e’ trovata in balia del vento e della corrente. Via via che le persone morivano venivano gettate in mare. Durante il viaggio abbiamo incontrato almeno 10 imbarcazioni. Abbiamo chiesto aiuto, ma nessuno ha dato qualcosa. Solo tra lunedi’ o martedi’, un peschereccio si è fermato e ci hanno dato acqua e cibo".
Inutile trovare un aggettivo, il vocabolario non ne contiene di adeguati.
Il capo del Viminale, il ministro Maroni, dall’alto di una catasta di 73 cadaveri, che non si vedono, ma ci sono, sente vacillare la poltrona strattonata dai fantasmi di quei morti ammazzati in mare. E allora cosa escogita? Che si devono fare accertamenti perché quei superstiti non la raccontano giusta…..E’ stata chiesta una relazione al prefetto di Agrigento perché il ministro vuole sapere, spiega la portavoce Isabella Votino, come "si siano svolti i fatti, perchè la vicenda presenta aspetti da chiarire e la versione fornita dai migranti è da verificare in quanto stanno emergendo elementi contrastanti". Secondo il Viminale, infatti, dai
perlustramenti navali e aerei dei giorni scorsi nel canale di Sicilia non sarebbero stati avvistati cadaveri, inoltre “i cinque eritrei arrivati a Lampedusa non presenterebbero segni così evidenti di persone che hanno passato in mare 20-25 giorni come hanno invece affermato”.

La prima smentita è venuta dalle autorità maltesi che hanno recuperato
ben sette cadaveri.

La seconda è venuta dagli stessi soccorritori di Lampedusa: “I cinque migranti (una donna, due uomini e due minorenni) erano ridotti a scheletri".

La terza è la classica zappa sui piedi e viene dallo stesso Viminale.Infatti come è possibile che un barcone sia sfuggito agli intensi perlustramenti navali e aerei? O non perlustravano o se perlustravano hanno visto e non sono intervenuti lasciando al mare il lavoro sporco.

Come per i vacanzieri: omissione di soccorso, con l’aggravante che loro il soccorso dovevano compierlo per legge infatti UOMO IN MARE è una delle leggi inviolabili della Marina.

Comunque la vogliano mettere, si mette male la faccenda, strombazzata
dal portavoce numero Uno, l’ammiraglia Rai che ha dato la notizia con
il seguente titolo: “Strage di migranti al largo di Lampedusa. Nessuna
conferma del racconto dei sopravvissuti si cercano corpi in mare. La
Cei (Conferenza episcopale italiana): “offesa all’aumanità” .
Non è vero, il commento dell’Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, è ben
più forte. Ha parlato apertamente di nuova Shoah. “Quando leggiamo delle deportazioni degli ebrei sotto il nazismo, ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalitarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no”

Il Centro sinistra chiede la verifica in Parlamento. Il centro destra replica con la classica escusatio non petita…o coda di paglia che dir si voglia: “Se, e ripeto ’se’, la storia raccontata dai superstiti, accolti e soccorsi oggi a Lampedusa, è vera, ci troviamo di fronte a una vicenda che non può non suscitare grande dolore», dice Isabella Bertolini. «Questo episodio, però - aggiunge- non può consentire alcuna speculazione da parte dell’opposizione. Tentare di far passare il concetto che naufraghi siano stati volutamente lasciati al loro destino da parte delle forze adibite ai pattugliamenti è inaccettabile”.

Alcuna speculazione? Si lasciano morire tra atroci sofferenze 78 persone (a meno che chi è nero non sia da considerarsi umano) e la chiamano speculazione da parte dell’opposizione? E’ giunto il momento di gridare di che “lacrime grondano e di che sangue” i respingimenti in are e la legge sulla “sicurezza”.
Bisogna svegliarsi, mettersi in gioco, reagire contro questo governo che ormai vive sul sangue della povera gente ed anche scuotere quest’opposizione narcotizzata, sempre più complice del nuovo olocausto. Il dolore del mondo bussa alle nostre porte e chi non lo sente è complice: complice perchè fa finta di niente, complice perchè sta con la pancia piena e giudica ed esclude chi vive con la pancia vuota, complice perchè preferisce adattarsi ad un mondo sempre più spietato e miserabile, complice perchè non capisce che oggi si massacra la povera gente e domani lui stesso sarà massacrato. E’ ora di fare qualcosa di visibile e importante.

IL NUOVO OLOCAUSTO
di Grazia Gaspari

Non è la prima volta che degli immigrati, uomini e donne, su barconi alla deriva, muoiono in mare. Ma è la prima volta che non si soccorrono lasciando che il mare li uccida. Non è una questione di donne o di bambini. E' una questione che riguarda l'umanità nella sua dimensione globale, morale, sociale, politica. E non possiamo non parlarne o chiudere gli occhi davanti alle immagini che scivolano in tv.

Tronfio nel suo benessere questo paese non si rende conto in quale abisso morale sta cadendo. Un popolo di emigrati, come il nostro, che ha riempito tutti e cinque i continenti di tanta gente che fuggiva dalla fame adesso ricambia gli altri, quelli che hanno fame oggi, con un cinismo, una meschinità ed una viltà senza eguali.

Effettivamente i respingimenti del ministro Maroni hanno avuto successo, non tanto in termini numerici, quanto in termini di formazione dell’opinione comune. Sì perché la cosa più sconvolgente della nuova tragedia di Lampedusa è l’indifferenza dei vacanzieri che a bordo delle loro ricche imbarcazioni non hanno dato soccorso, ma nemmeno un pezzo di pane o una bottiglia di acqua. E se gli internauti leghisti si divertono a far sparire con un clic su Facebook, in un giochino virtuale, le barche con gli immigrati a bordo, gli argonauti di Ferragosto hanno fatto sparire dal loro orizzonte reale quei poveri cristi alla deriva.

"Dopo sei giorni di viaggio – ha raccontato uno dei superstiti - avevamo finito cibo, acqua, benzina; i cellulari erano ormai scarichi. La barca si e' trovata in balia del vento e della corrente. Via via che le persone morivano venivano gettate in mare. Durante il iaggio abbiamo incontrato almeno 10 imbarcazioni. Abbiamo chiesto aiuto, ma nessuno ha dato qualcosa. Solo tra lunedi' o martedi', un peschereccio si è fermato e ci hanno dato acqua e cibo".

Inutile trovare un aggettivo, il vocabolario non ne contiene di adeguati. Il capo del Viminale, il ministro Maroni, dall’alto di una catasta di 73 cadaveri, che non si vedono, ma ci sono, sente la poltrona vacillare per la spinta dei fantasmi di quei morti ammazzati in mare e allora cosa escogita? Che si devono fare accertamenti perché quei superstiti non la raccontano giusta…..

E’ stata chiesta una relazione al prefetto di Agrigento perché il ministro vuole sapere, spiega la portavoce Isabella Votino, come "si siano svolti i fatti, perchè la vicenda presenta aspetti da chiarire e la versione fornita dai migranti è da verificare in quanto stanno emergendo elementi contrastanti". Secondo il Viminale, infatti, dai perlustramenti navali e aerei dei giorni scorsi nel canale di Sicilia non sarebbero stati avvistati cadaveri, inoltre “i cinque eritrei arrivati a Lampedusa non presenterebbero segni così evidenti di persone che hanno passato in mare 20-25 giorni come hanno invece affermato”.

La prima smentita è venuta dalle autorità maltesi che hanno recuperato
ben sette cadaveri.

La seconda è venuta dagli stessi soccorritori di Lampedusa: “I cinque migranti (una donna, due uomini e due minorenni) erano ridotti a uno scheletro".

La terza è la classica zappa sui piedi e viene dallo stesso Viminale. Infatti come è possibile che un barcone sia sfuggito agli intensi perlustramenti navali e aerei? O non perlustravano o se perlustravano hanno visto e non sono intervenuti lasciando al mare il lavoro sporco.

Come per i vacanzieri: omissione di soccorso, con l’aggravante che loro il soccorso dovevano compierlo per legge infatti UOMO IN MARE è una delle leggi inviolabili della Marina.

Comunque la vogliano mettere, si mette male la faccenda. Il commento dell’Avvenire, quotidiano dei vescovi italiani, è forte e ha paragonato i respingimenti a una nuova Shoah. “Quando leggiamo delle deportazioni degli ebrei sotto il nazismo, ci hiediamo: certo,le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalitarismo e il terrore, a far chiudere gli occhi. Oggi no”

Il Centro sinistra chiede la verifica in Parlamento. Il centro destra replica con la classica exusatio non petita…o coda di paglia che dir si voglia: “Se, e ripeto 'se', la storia raccontata dai superstiti, accolti e soccorsi oggi a Lampedusa, è vera, ci troviamo di fronte a una vicenda che non può non suscitare grande dolore», dice Isabella Bertolini. «Questo episodio, però - aggiunge- non può consentire alcuna speculazione da parte dell'opposizione. Tentare di far passare il concetto che naufraghi siano stati volutamente lasciati al loro destino da parte delle forze adibite ai pattugliamenti è inaccettabile”.

Alcuna speculazione? Si lasciano morire tra atroci sofferenze oltre settanta persone (a meno che chi è nero non sia da considerarsi umano)e la chiamano speculazione da parte dell’opposizione? E’ giunto il momento di gridare di che “lacrime grondano e di che sangue” i respingimenti in mare e la legge sulla “sicurezza”. Bisogna svegliarsi, mettersi in gioco, reagire contro questo governo che ormai vive sul sangue della povera gente ed anche scuotere quest'opposizione narcotizzata, sempre più complice del nuovo olocausto. Il dolore del mondo bussa alle nostre porte e chi non lo sente è complice: complice perchè fa finta di niente, complice perchè sta con la pancia piena e giudica ed esclude chi vive con la pancia vuota, complice perchè preferisce adattarsi ad un mondo sempre più spietato e miserabile, complice perchè non capisce che oggi si massacra la povera gente e domani lui stesso sarà massacrato. E' ora di fare qualcosa di visibile e vero.

fonti:
http://www.agoravox.it/Shoah-Nera-Lasciati-in-mare-a.html
http://sorelleditalia.blogspot.com/
FONTE

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