venerdì 21 agosto 2009

Dividi et impera

Il corriere continua fare demagogia come e per i leghisti. “Aiutino milionario alla Sicilia“, nuovo spunto di polemica? Capisco le leggi del mercato per cui bisogna vendere sempre più copie e che i leghisti in giro sono tanti. Non è un caso che fra centinaia di lettere se ne scelga una e non è un caso che spuntino certi articoli, la stampa in Italia è sempre stata così : si muore tutti i giorni nelle carceri o nei posti di lavoro, ma quando qualcuno decide che è il momento di parlarne se ne parla, ci sono gli opinion leader come il sig. Galli della Loggia e spetta a lui ed a pochi altri scegliere quando è il momento di parlarne e di come parlarne , il popolo bue segue.

Sembra un’altra palla esplosiva di una tattica che ne spara a mitraglia, meglio se con il silenziatore, in modo che anche ai più attenti sia tolta la possibilità e l’energia di contestare: si susseguono a ripetizione e con aumento, si direbbe, esponenziale, a tal punto che non ce la si fa quasi più – tranne forse che non ci si dedichi a nient’altro – a controbattere tutti i motivi di polemica, di indignazione e disgusto.

I leghisti, in generale, almeno sentendo i loro discorsi, non brillano certo per acume, ripetono frasi fatte e sono persone facilmente influenzabili quindi potenzialmente pericolose, dicono cose esatte mescolate a propaganda , una tecnica politica ben conosciuta, perchè la gente pensa: “se questo che capisco è esatto , tutto il resto , anche se non capisco sarà esatto” .

In Germania il popolo tedesco era convinto della pericolosità degli Ebrei perchè la propaganda può fare miracoli, se si percorre questa strada presto milioni di Italiani saranno razzisti senza sapere di esserlo. La Sicilia che penso di conoscere meglio di tanti intellettuali che scrivono da Via Solferino, viene rappresentata in modo totalmente falso sia da destra che da sinistra , come si dice da noi “a convenienza” questo mi porta a pensare che anche quando si scrive di altri posti che non conosco si fa “a convenienza”.

Come è conveniente per chi ci governa la connivenza dello Stato con la Mafia. Infatti il signor Andreotti non è stato scagionato dall’essere mafioso ma ben peggio, niente processo per decorrenza dei termini e non è siciliano. Il signor Berluscon si affianca di mafiosi come dell’Utri, Mangano e gli italiani distratti litigano Nord, sud, est, ovest, tutto uguale tanto la Mafia è ovunque.

Che noia questo continuo ribadire che il Nord lavora e paga le tasse. Io lavoro e pago le tasse e conosco mille altri che fanno lo stesso pur vivendo al centro sud. Mi par di ricordare che le ultime scoperte di evasori riguardassero in gran parte aziende del nord.

Finiamola con questa continua istigazione all’odio tra nord e sud (che potrebbe sconfinare in realtà pericolosissime) e chiediamoci a chi conviene che il sud sia nella situazione in cui si trova.

Chiediamoci a chi fanno comodo i voti della mafia e della delinquenza in genere, e poi prendiamocela con questi “signori” evitando guerre tra poveri di tutte le parti d’Italia. Approfondiamo l’analisi dei problemi, informiamoci, leggiamoci, documentiamoci e poi comportiamoci di conseguenza.

E poi questi soldi chi li riceve? La Sicilia e suoi governanti, votati con il supporto dei partiti al governo, quindi anche della Lega o il povero siciliano? Smettiamola e smettetela una volta per tutte di fare di tutta un erba un fascio. Nord contro Sud. Sud contro Nord. Cosa volete un guerra come in Bosnia? Ormai non passa giorno senza qualche frecciata al meridione.

Per fortuna sempre più leghisti rimangono schifati da questo gioco al massacro. Lo spieghi ai suoi elettori la lega; Sapeva o non sapeva? E se sapeva forse non gli è convenuto parlare questa volta. Ne sarebbe andato della proporzionale dei voti che ironicamente mantiene il Carroccio al governo. Che è l’espressione di quella parte di società intrisa di cultura familista e tribale (cattolica…) che al Sud è espressa dalla parte di società che costruisce mafie, ndrine e camorre. La differenza al nord è solo nelle maniere. Al nord lo chiamano federalismo, al sud autonomismo, ma è la stessa cosa: grettezza, piccolezza e paura.

E’ facile dire “sono anche io per il federalismo. Non più sovvenzioni al sud”. Ma poi niente più gas verso nord con le tubature che attraversano le regioni del Sud. Niente più merci prodotte da Firenze in su, vendute poi ad Avellino, Cosenza o Pizzo Calabro. Niente autostrade al sud o ponte sullo stretto di Messina Canicatti o di San Bartolomeo al Vico costruiti al 70 percento da ditte del Nord. Vediamo chi alla fin fin ci perde o ci guadagna davvero.

E comunque questa notizia non fa altro che confermare quanto detto da Di Pietro ,molisano per chi non lo ricordasse, quando ha parlato di “mafia al governo questo è il “pizzo” da parte dello stato ad una situazione dove il malaffare è un obbligo istituzionale.

http://www.kliggmagazine.com/?p=1188
FONTE

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