giovedì 27 agosto 2009

Gli italiani sono razzisti ma soprattutto verso i romeni: "sono tutti zingari"

di Sergio Bagnoli

Il rapporto redatto dall’associazione “ Lunaria”con il sostegno del gruppo Verde al Parlamento europeo guidato dal celebre Daniel Cohn Bendit.

E’ stato presentato ad inizio estate a Roma il Libro bianco sul razzismo in Italia, redatto a cura dell’Associazione “Lunaria” con il sostegno del gruppo parlamentare dei Verdi al Parlamento europeo, quello stesso gruppo guidato da una figura storica del movimento studentesco del sessantotto europeo come Daniel Cohn Bendit, meglio noto come il “ Rosso di Nanterre” e del quale ormai non fanno più parte gli italiani.

Dall’indagine compiuta emerge che purtroppo nel nostro paese gli atti di razzismo sono in continua ed esponenziale crescita: si è infatti passati dai 119 casi denunciati di discriminazione del 2007 ai 76 del primo trimestre del 2009. Tutto lascia perciò presagire che, come minimo, a fine anno saranno almeno raddoppiati rispetto a due anni fa. Con l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, molto probabilmente, buona parte degli stessi non saranno neanche più denunciati in quanto le vittime, in buon numero, temeranno di venire incriminate al momento della denuncia. “Gli italiani si stanno dimostrando giorno dopo giorno come uno dei popoli più razzisti d’Europa, assimilabili in questo a molti altri popoli della cosiddetta Nuova Europa come gli ungheresi o i polacchi ed i baltici, colpiti questi però da una recessione economica molto maggiore. Non mi sento neanche di addossare ogni colpa della situazione al governo di centrodestra al potere a Roma, ma inizio a pensare che sia proprio un sentimento diffuso a prescindere, nella penisola, il rifiuto dell’immigrato straniero”, ha chiosato da Bruxelles Daniel Cohn Bendit.

Nella stragrande maggioranza dei casi gli autori di questi odiosi atti sono privati cittadini non iscritti a partiti ma non mancano fatti di razzismo ascrivibili ad appartenenti alle istituzioni. Sta lentamente scomparendo il razzismo religioso che tendeva a colpire gli appartenenti ad un credo non cristiano. Le aggressioni ad ebrei e musulmani sono ormai minoritarie. In forte e preoccupante aumento sono invece le motivazioni etniche delle aggressioni a sfondo razziale soprattutto portate verso immigrati considerati diversi per il colore della pelle, come africani, indiani e bengalesi, o perché appartenenti a nazionalità da un po’ di tempo a questa parte “disprezzate”. Quasi la metà delle aggressioni fisiche o verbali infatti hanno come vittime immigrati romeni o gente di etnia rom, gli zingari, provenienti dal paese neo-comunitario. “Un po’ in tutt’Europa i romeni sono disprezzati, basti pensare a quello che succede in Ungheria, Bulgaria, Ucraina, Irlanda del Nord e Russia ma anche nella civile Olanda dove un partito di estrema destra anti-europeista che propugna la cacciata della Romania dall’Unione europea ha raccolto alle recenti elezioni europee ben il 17% dei suffragi” ha affermato ancora Daniel Cohn- Bendit.

La Romenofobia dunque assimila l’Italia ai paesi dell’est Europa colpiti dalla crisi: gli immigrati provenienti dai dintorni di Bucarest sono visti come la pece negli occhi da più del 60% degli italiani. Rispetto a loro marocchini, albanesi e sudamericani sono di gran lunga più apprezzati. Una discriminazione dunque tutt’interna all’Unione europea quella in buona misura esistente in Italia, pur se non mancano certamente dolorosi episodi di razzismo che hanno come vittima gli extracomunitari. Buona parte dell’odio verso i romeni è indotto dall’ignoranza, recita sempre il rapporto: più di due italiani su tre infatti tende a ritenere che la dicitura Rom voglia indicare non un popolo nomade di origine indiana bensì indistintamente tutti i ventidue milioni di romeni. La conclusione è che per un buon numero di italiani i romeni sono tutti zingari nomadi dediti all’accattonaggio, alla prostituzione ed alla violenza. Nel resto d’Europa non è così, o meglio nazioni intellettualmente più evolute sanno operare la distinzione. Non a caso, fiutando l’aria che tira, il Ministro italiano degli Interni, il leghista Roberto Maroni padre della Legge sulla sicurezza, neanche un mese fa, parlando da Bucarest ai telespettatori italiani, ha tessuto gli elogi della comunità romena in Italia definendola la più integrata tra tutte.

fonte: http://www.agoravox.it/Gli-italiani-sono-razzisti-ma.html
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