lunedì 24 agosto 2009

«La libertà e i ladri...»

di Fortebraccio

Stavamo proprio sedendoci alla macchina, per scrivere questa nota, quando siamo stati chiamati al telefono. Chiedeva di noi una voce ignota, un nostro lettore - ha detto - che vota repubblicano e che voleva soltanto raccontarci un piccolo episodio. Questo. Domenica scorsa il nostro era a colazione da certi suoi parenti anch’essi elettori del partito di La Malfa. Ma era tra loro un congiunto, un architetto, che a un certo punto - si parlava delle elezioni imminenti - ha detto: «Io voto democristiano. Lo so che sono ladri, ma preferisco i ladri ai comunisti».

Noi, lo confessiamo francamente, non sappiamo nulla né del nostro informatore né della persona che avrebbe pronunciato le parole riferiteci, ma sappiamo che il primo può benissimo essere stato veritiero e le seconde autentiche. C’è gente, infatti, che dice di volere la libertà, ma a patto che non sia generata dalle due sole condizioni che la renderebbero autenticamente sacra: la giustizia e l’ordine, le due condizioni che i comunisti metterebbero a base di qualsiasi loro collaborazione di governo o di maggioranza, comunque contenuta. Esistono persone che, pure avendo a cuore la propria probità e pure praticandola, preferiscono, a governarle, i disonesti ai puri, i tolleranti agli intransigenti. È rimasta, in molti italiani generalmente di ceto abbiente, l’abitudine antica di disprezzo per chi governa, il gusto del ricatto potenziale, il piacere di dirsi che «se volesse» potrebbe sempre trovare il modo di farcela.

Non è dunque la libertà - figlia, come dicevamo della giustizia e dell’ordine - che certa gente teme di perdere: è la facilità, l’arbitrio, io compromesso, la corruzione e, al limite, il furto, dei quali è in fondo contenta. Se è gente per bene, le colpe degli altri le consentono un senso di superiorità che è anch’essa a suo modo una ingiustizia. Se non è per bene, ha in alto dei compari costretti a lasciarla impunita. La libertà, fa paura, se è resa, perché essa non è soltanto ordine e giustizia, è anche uguaglianza.

fonte: http://unita.it/news/i_corsivi/87598/la_libert_e_i_ladri
FONTE

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