mercoledì 5 agosto 2009

Fratello Africa


Figlio importato su vecchie navi mercantili che ora trattano umani
figlio della seconda auto e del mese in calabria
loro
immigrati
da un paese che ha la sfortuna di essere ricco, di materie primissime e sciacalli
in un paese povero di coraggio, capace di scagliarsi contro il debole e allearsi al potente

fuggiasco da guerre che hanno ammazzato fratelli e violentato sorelle
negli occhi la voglia di cancellare e ricostruire, svanita

col tormento del passato e la schiavitù del presente da 30 euro al giorno.

Sono venuti mutevoli ed imprevedibili,
come solamente chi ha forza, ancora e nonostante, di vivere e reagire,
diventando inermi in una rotonda immobile che vede passare ogni giorno sempre le stesse
persone allo stesso orario e con la stessa vita, solo un pò più vecchi, ogni giorno, ed
esclusivamente nell’aspetto. Servi non per meno ma comunque schiavi.

Odiato dal principio, prima ancora di metter piede sulla terraferma, sul “territorio” italiano
prima ancora di commetter reato
prima ancora di andare in telegiornale
prima ancora di cammini, lunghi chilometri, per rendersi prigioniero di una rotonda, di un
semaforo e da padroni per un giorno.

Fratello africa viene dall’africa, dov’è l’africa? cosa c’è in africa?perchè scappano dall’africa?
chi non si pone queste domande,
chi non ha vergogna della risposta?

Fonte: Fabrizio Esposito, 2009 - andreabaldo.net

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