sabato 15 agosto 2009

L'Aquila, sorpresa: le tendopoli costano quanto le stanze degli alberghi

L’AQUILA (11 agosto) - Continua a essere divisa in due la popolazione aquilana post sisma assistita dalla Protezione civile per un totale al 9 agosto di 48.818 persone. Di queste, 28.845 sono negli alberghi e in case private, e 19.973 nelle tendopoli più i 273 ospiti nei campi spontanei. Intanto, per il giorno di ferragosto è prevista la chiusura di altri sette campi su un totale di 137 gestiti dalla Protezione civile, con il rientro della popolazione nelle case. Si tratta delle tendopoli di Beffi, Succiano, Goriano Valli, Fagnano alto, Cave di Scoppito, Civitatomassa e Castelvecchio Subequo. Sette campi che si sommano ai 33 già chiusi nei mesi scorsi.

Ma il cammino verso la normalità, è ancora lungo. Sono ancora tanti, forse troppi gli aquilani sulla costa che fino al 10 agosto sono costati una cifra che approssimativamente - facendo una media fra l’alta stagione (46 euro al giorno) e la bassa (41 euro al giorno, fonte Protezione civile), moltiplicati per 126 giorni, considerando una presenza degli sfollati fissa per tutto il periodo - si attesta sui 150 milioni di euro circa. Una cifra che comunque non risulterebbe essere molto più bassa rispetto al costo di gestione complessivo delle tendopoli. Un aquilano in un campo, costa in media 35 euro al giorno (stima approssimativa della Protezione civile), per un costo totale di 102 milioni 200 mila euro fino a ieri. Insomma, in bassa stagione la differenza di costo tra uno sfollato sulla costa e in tenda è di soli 5 euro al giorno, anche se il tipo di trattamento è nettamente diverso.

La maggior parte degli sfollati aquilani sulla costa è nella provincia di Teramo per un totale di 19.858 persone di cui 12.053 in 245 alberghi e 7.805 in 1.729 case private. A Pescara alloggiano 4.632 aquilani di cui 2.818 in 59 hotel 1.814 in case. Segue Chieti con i 2.366 ospiti in 110 hotel e 27 abitazioni e L’Aquila e il suo hinterland dove 28 alberghi ospitano 1.221 sfollati. Ben 761 aquilani hanno deciso di abitare per il momento anche fuori regione. Da settembre in poi sarà progressiva la chiusura delle tendopoli e lo svuotamento degli alberghi sulla costa dove solo agli anziani sarà consentito di restare più a lungo per evitare loro i disagi della città terremotata.

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=69158
FONTE

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