sabato 15 agosto 2009

I FAN SCRIVONO: "Lettera aperta di un ex-Berlusconiano"

In tanti si chiedono, dato il tam-tam anti-governo che impera sovrano su internet e che da la distorta impressione che, in Italia, nessuno abbia votato Pdl, come sia possibile che Berlusconi abbia quasi il 50% degli italiani dalla sua parte. Ebbene confesso: in passato votai anche ioi per il Cavaliere. Per la precisionne la mia preferenza andò ad An; quando Fini non si era ancora tramutato in pecora e, le speranze degli italiani di destra come me e la mia famiglia, parevano poter avere ancora ragione d'esistere. Il resto dei fatti e dell'evoluzione politica del nostro stato è noto più o meno a tutti. Da tale premessa si può capire che non faccio parte di quella categoria di persone che:"Ho la Diarrea. Colpa di quello stronzo di Berlusconi".

Non nutro nessun odio cieco e personale per il Premier e non me ne fraga un tubo se tradisce la moglie e va a mignotte. Dalla sinistra ho imparato che ergersi a sommi ed infallibili giudici di morale e cultura, aliena le simpatie dei più e, soprattutto, palesa inesorabili ed imbarazzanti teatri d'ipocrisia. A Berlusconi non auguro dunque di morire o di fiire sotto ad un ponte e, anzi, mi auguro con obiettività che, come imprenditore, il buon Silvio non finisca presto. Del resto lo diceva anche il mio adorato Montanelli che, il nano di Arcore, era un pericolo e un paradosso come politico; non certo come aziendalista o come "piazzista". Che ci piaccia o no, il nostro Presidente da lavoro, stipendio e quindi una vita dignitosa, in maniera diretta ed indiretta, a migliaia di persone...un tracollo di tutto il mondo economico berlusconiano sarebbe una tragedia enorme per questo paese.

Il motivo per il quale io e la mia famiglia, alle scorse elezioni, non abbiamo votato per nessuno ed abbiamo quindi voltato le spalle al Berlusca, non risiede di certo nella sua attività di playboy o in tutte le accuse moraliste più o meno ipocrite che muove giornalmente una sinistra credibile come un discorso di Borghezio e sempre più svuotata di idee. Il mio babbo è un commercialista e, il tempo per guardare la tv, proprio non ce l'ha. Diciamo che è una persona che, per necessità di cose, deve valutare l'operato del governo da un punto di vista strettamente tecnico e soprattutto economico.

Scudo fiscale, condoni, tasse, regolamenti, decreti, dichiarazioni dei redditi, irpef, irap, ici ecc sono il suo pane quotidiano. Diciamo, quindi, che la mia famiglia è abbastanza immune dal virus propagandistico che, tra tv e giornali, ha colpito quel famoso 50% degli italiani. In parole povere, se mio padre, uomo di destra da sempre, mi viene a dire che Tremonti sta facendo un macello quasi peggiore di quello di Visco, tendo a credergli. Se poi anche volessi dubitare della parola di un commercialista di destra (che sempre uomo è e quindi può sbagliare di grosso) c'è un dettaglio, a mio avviso fondamentale, che nessun Berlusconiano meridionale dotato di almeno 2 neuroni funzionanti dovrebbe MAI DIMENTICARE: l'alleanza con la Lega Nord e la connivenza del premier, del suo partito e dei suoi accoliti (oramai
appurata) con la mafia.

Del resto basta guardarsi intorno, tra i maggior intellettuali, economisti, storici, giornalisti e politologi contemporanei per comprendere che, nessuno di loro, anche se di destra, si sognerebbe di votare per il Pdl (e quindi per la Lega e per la mafia). Chi vuole bene alla destra e, soprattutto, chi ha anche una minima idea di cosa rappresenti e di quali siano i suoi valori, non potrà mai e poi mai votare per un Premier alleato di biechi razzisti-secessionisti, mafiosi, papponi e vallette che, come Ministri, posiziona ochette-marionette senza alcun merito se non quello di essere avvenenti e facilmente controllabili.
An non esiste più, votare i partiti fascisti vuol dire tornare indietro di oltre 60 anni ed essere anti-democratici e retrogradi. Chi ama il centro-destra, chi ama il sud; chi ama il suo paese non può e non deve più appoggiare un politico come Berlusconi."Ma la sinistra è peggio", dirà qualche "illuminato". Certo. Per questo bisogna non votare fin quando non saranno costretti a presentarci politici degni di questo nome e opposizioni che non siano semplici paraventi.

di Germano Milite
FONTE

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