sabato 15 agosto 2009

Caro elettore di Berlusconi

di bastiano
insegnante di storia dell’arte, imprenditore dei beni culturali, libero pensatore disorientato a sinistra


Quando Berlusconi è sceso in campo si sapeva che le sue imprese non andavano benissimo; lo ha detto sia a Montanelli che a Biagi: "se non mi metto in politica sono finito". Lo Stato italiano, tramite il Fisco, rivendicava soldi per tasse non pagate e la Giustizia era interessata a qualche peccatuccio sempre di natura fiscale e con la scomparsa del PSI nessuna forza politica era in grado di garantirgli le coperture legislative e giudiziarie di cui godeva in precedenza.

Berlusconi ha reagito non come se si trovasse di fronte ad uno Stato di diritto ma come ad un suo concorrente, un competitor, peratro proprietario, come lui, di tre reti televisive.

Ha mobilitato l’organizzazione industriale di Finivest e Publitalia non per fare una battaglia politica ma per impadronirsi dell’avversario.

Ha, in buona sostanza, lanciato un’O.P.A. (offerta pubblica di acquisto) ostile, con la sola differenza che al posto delle azioni ci sono i voti, anche il tuo voto. Così è diventato proprietario - se non dell’Italia - sicuramente del Governo, grazie alla raccolta, quasi "porta a porta" delle azioni/voti del suo partito/azienda: Forza Italia.

Sono molti anni che mi chiedo cosa ci sia, veramente, alla base del consenso ottenuto dal proprietario della Fininvest presso una così vasta e così diversa platea di elettori.

Con il tuo aiuto provo a darmi delle risposte.

Se tu sei un piccolo commerciante o un artigiano ti potrei capire. Le tasse che deve pagare chi sgobba dalla mattina alla sera con il lavoro delle sue mani sono davvero tante, troppe, e Berlusconi ha fatto benissimo, di fronte all’indifferenza della sinistra ed al cinismo di Visco, a fare appello a quelli come te per farvi sognare un futuro più sereno e meno tartassato.

E poi il suo chiaro messaggio sull’immoralità dell’eccessiva pressione fiscale è un bel corroborante sostegno alla tentazione di evadere.

Pure se sei un industriale ti capisco.

Berlusconi detesta, come te, i sindacati. Fosse per lui non esisterebbero. Una pacca sulle spalle e via. Così si fanno crescere le imprese forti e sane, si fidelizzano i collaboratori e si evitano inutili trattative che mortificano la voglia di fare. Poi Berlusconi ti ha insegnato che il miglior modo di mettere al sicuro i profitti è portare i soldi nei paradisi fiscali. Ogni tanto il suo amico Tremonti si inventa un bello scudo fiscale con asset ad alto rendimento: l’altra volta con la Patrimonio SpA, per svendere le case pubbliche, e adesso con la Banca del Sud.

Berlusconi condivide la tua avversione per i politicanti di mestiere, occupati a fare sempre leggi oppressive e illiberali. Voi uomini del fare ne avete le tasche piene di mantenere con il vostro lavoro e le vostre tasse questi esagerati e ingordi organi parlamentari che appesantiscono anziché snellire il funzionamento dello Stato.

Anche se sei pensionato potrei capirti: ha promesso un milione al mese a tutti, le sue televisioni divertono, informano in modo semplice e comprensibile, non ti annoiano con dibattiti e polpettoni culturali che a te non interessano. Vuoi sapere che tempo fa e ogni giorno Emilio Fede, fedelmente, informa sul meteo e racconta le prodezze del suo datore di lavoro contro le infamità dei comunisti.

Se hai meno di trent’anni, non ho bisogno di capirti, hai perfettamente ragione.
Berlusconi è il tuo leader: ama i giovani, soprattutto le giovani, le glorifica, dimostra ogni giorno fiducia per le loro capacità. Vero che le mette a dura prova ma sa anche ricompensare.

E’ la dimostrazione vivente che volere è potere e che tutti, fatte le debite distinzioni, potrebbero farcela.

Certo che se sei figlio di operaio, parole sue, non puoi pretendere di fare il notaio, ma per te c’è sempre un posto nelle migliaia di selezioni per il grande fratello. Sai che trombate ti potrai fare raccontando alle tue amiche di essere stato negli studi Mediaset!

Ci sono però alcune cosette che non riesco a capire, sarà che ormai sono vecchio e riesco a seguire solo i ragionamenti elementari.

Mezza Europa si chiede come sia possibile che l’Italia abbia un capo di Governo che si precipita, non invitato, in Turchia per vantare una suo inesistente contributo all’accordo con la Russia per la stesura di un gasdotto. Tu dirai: ha fatto bene! quel metano scalderà l’Europa; ma il problema è che Berlusconi non c’entra nulla. C’entra L’ENI come impresa ma Berlusconi come il cavolo a merenda.

Nemmeno capisco come puoi credere che sia possibile creare una nuova Banca per il Sud. Calabria e Sicilia hanno già un’impressionante concentrazione di banche. Questa nuova, che il Governo vuole istituire per agevolare il credito alle piccole imprese, coi tempi magri che corrono, dove li raccoglierà i denari da prestare? Farà concorrenza alle migliaia di sportelli già in crisi? Visto che l’Europa vieta trasferimenti dallo Stato (che, peraltro, ha le casse vuote) dove troverà i soldi per rilanciare l’economia del Sud? Una soluzione ci sarebbe: farseli prestare dalla mafia.

Nemmeno capisco come tu possa confermare il consenso a Berlusconi ai rilevatori dei sondaggi che ti tempestano continuamente.

Lo sai che perfino Confindustria si è arrabbiata perché, tra le tante promesse contro la crisi, il Governo ha dato gli unici soldi veri solo alle Banche che, tra l’altro, sono quelle che ne hanno meno bisogno? Per aiutare gli italiani, quelli poveri, il governo non ha fatto assolutamente nulla.

Ha solo scommesso sul ribasso dei prezzi ed, in parte, gli è andata bene. Per le piccole imprese, i giovani, la ricerca, la lotta all’evasione, alla criminalità: informati bene su quello che ha fatto veramente e poi spiegami perchè sei d’accordo con lui.

Penosa la figuraccia del Governo coi petrolieri, cala il barile ma, alla pompa, manco due cent di sconto. Poteva defiscalizzare una quota di IVA, no? Anni fa si era fatto, pure dai governi di centro sinistra, ma oggi le casse sono vuote e l’esodo estivo è utile per rimpolparle, allora perchè diminuire l’IVA?

E, dicono i petrolieri, se non lo fa il Governo, perchè dovremmo farlo noi. Che siamo, la San Vincenzo?

Berlusconi sta subendo l’attacco della Lega, indispensabile puntello a questo "tuo" governo. Lega che se la sta godendo nell’alzare, un giorno sì e l’altro pure, il prezzo della sua permanenza al governo.

Un bel risultato per chi vi aveva promesso: tranquilli che a Bossi ci penso io.

Alla fine di questo ragionamento sono giunto ad una conclusione e vorrei il tuo aiuto, caro elettore di Berlusconi, per capire se sono arrivato vicino ad una risposta alla mia domanda iniziale.

Quando Berlusconi è sceso in campo si sapeva che le sue imprese non andavano benissimo; lo ha detto sia a Montanelli che a Biagi: "se non mi metto in politica sono finito". Lo Stato italiano, tramite il Fisco, rivendicava soldi per tasse non pagate e la Giustizia era interessata a qualche peccatuccio sempre di natura fiscale e con la scomparsa del PSI nessuna forza politica era in grado di garantirgli le coperture legislative e giudiziarie di cui godeva in precedenza.

Berlusconi ha reagito non come se si trovasse di fronte ad uno Stato di diritto ma come ad un suo concorrente, un competitor, peratro proprietario, come lui, di tre reti televisive.

Ha mobilitato l’organizzazione industriale di Finivest e Publitalia non per fare una battaglia politica ma per impadronirsi dell’avversario. Ha, in buona sostanza, lanciato un’O.P.A. (offerta pubblica di acquisto) ostile, con la sola differenza che al posto delle azioni ci sono i voti, anche il tuo voto.

Quindi, caro elettore di Berlusconi, devi sapere che lui è diventato proprietario - se non dell’Italia - sicuramente del Governo, grazie alla raccolta, quasi "porta a porta" di azioni/voti come il tuo.

Voto che tu gli hai consegnato sperando in un plus di rendimento che ti oggi ti potrai scordare, a meno che tu non sia un evasore fiscale, unica categoria che sembra stare sempre nel cuore del suo massimo rappresentante.

Un bello scherzetto, ti ha giocato, e tu sei ancora più arrabbiato perchè non lo ammetterai mai. Hai presente quelli che si ritrovano con i "pacchi" ricevuti da quelli che ti promettono orologi e telefonini ? Hanno troppa vergogna per ammetterlo.
Ed è proprio quello che accade a molti elettori ex entusiasti delle prodezze del Capo.
Anche tu oggi ti ritrovi costretto a difendere il tuo investimento elettorale, ben sapendo che si tratta di titoli "tossici", esattamente come fanno le Banche quando rassicurano i clienti che "fiutano" guai per i titoli acquistati col sudore.

Ora che sia avvicina il momento del crack, Berlusconi non ha più modo di nascondere la sua vera strategia, e questo spiega il debordare della Lega che oggi si può permettere di giocare a fare le proposte più stravaganti per "misurare" la debolezza di Berlusconi, allo scopo di occupare più territorio possibile, in attesa dell’attacco finale quando Berlusconi verrà spazzato via e la lotta sarà tra Bossi, Fini e Casini.

P.S.
Dimenticavo.
Potresti averlo votato anche se non sai assolutamente nulla di Berlusconi, ma solo perchè odi il "nemico comunista" che Silvio si è inventato per prendersi il tuo voto.
Peccato che di "comunisti" ormai ci sia rimasto solo Putin, un suo grande amico.

fonte: http://www.agoravox.it/Caro-elettore-di-Berlusconi.html
FONTE

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