mercoledì 26 agosto 2009

Si parla poco di antimafia nel dibattito congressuale Pd

"C'é poca attenzione alle questioni dell'antimafia nel dibattito precongressuale del Pd. I programmi dei candidati alla segreteria fanno solo generici riferimenti a questa questione che in autunno sarà in primo piano nella battaglia politica insieme ai temi della libertà di informazione". Lo ha detto Roberto Morrione, presidente di Liberainformazione durante la presentazione del libro di Alberto Spampinato "C'erano bei cani ma molto seri (Ponte alle Grazie editore), alla Festa nazionale del Partito Democratico.

"I partiti devono assumersi le loro responsabilità di fronte agli iscritti, non basta dire in campagna elettorale 'rifiutiamo i voti della mafia'. In questi giorni ci saremmo aspettati - ha aggiunto - una replica politica al presidente del consiglio Berlusconi quando ha annunciato pomposamente, quanto genericamente, che vuole sconfiggere la mafia in quattro anni". Infine Morrione ha criticato il ritardo del Pd nell'indicazione dei suoi candidati alla direzione del Tg3 e di Raitre "mentre si dice che per farlo attende l'esito del congresso".

Critiche condivise da Alberto Spampinato, direttore dell'Osservatorio Ossigeno per l'Informazione, che ha aggiunto: "Non abbiamo dubbi sulla volontà del Pd di lottare contro le mafie e per una informazione più libera. Ma non bastano affermazioni di principio. Occorrono proposte politiche precise e articolate per contrastare la criminalità organizzata. Le vecchie ricette vanno aggiornate péerché negli ultimi anni le mafie hanno subito una mutazione genetica che la fa apparire inesistenti mentre si diffondono al Nord e penetrano nelle amministrazioni pubbliche e nelle strutture finanziarie".

Morrione e Spampinato hanno chiesto al Pd di affrontare i temi della libertà di stampa e delle minacce ai giornalisti, che sono in drammatico aumento, insieme alle organizzazioni dei giornalisti e della società civile. Il primo impegno, hanno concluso, è quello di bloccare l'approvazione della legge sulle intercettazioni, stoppata a luglio dal presidente Napolitano, perché impedirebbe di indagare sulla mafia e di pubblicare sui giornali le notizie di cronaca su scandali, corruzioni e criminalità organizzata.

fonte: http://www.articolo21.info/8861/notizia/si-parla-poco-di-antimafia-nel-dibattito.html
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