lunedì 3 agosto 2009

Perché noi poveri italiani dobbiamo avere un'informazione così?

Perché noi poveri italiani dobbiamo avere un’informazione così? Perché i nostri tg non danno le notizie? Perché per sapere cosa capita in questo Paese uno deve perdere ore e ore su Internet? Perché il passato italiano deve essere sempre incerto, senza punti fermi, variamente interpretabile? Prendiamo il tg1 di stasera, ovvero 34 minuti e 40 secondi di informazione all’italiana: 15 minuti abbastanza seri, poi baggianate, bazzecole e notizie da Novella 2000 o da un programma di costume di terza categoria.
Dal minuto 16, infatti, sono andati in onda solo gli imperdibili servizi sul letto di morte di Michael Jackson, su un edificio in Turchia che al posto di polverizzarsi ha iniziato a rotolare in giro per la città, sulle ubriacature facili degli adolescenti italiani, sulla giornata al mare a Riccione, sulle vacanze al mare o in montagna, sulle città vuote ad agosto, su cosa mangiare nelle giornate passate in spiaggia, sui consigli per le vacanze di Lino Banfi, su cosa si potrebbe acquistare con la vittoria al superenalotto (per favore, qualcuno vinca, non se ne può più di servizi su questi 100 e passa milioni di euro!), sul ragazzo indiano-scimmia, sull’ennesima celebrazione di Federica Pellegrini e, dallo studio, il resoconto sull’incredibile gatto inglese che prende il bus. Insomma, 19 minuti quasi ai migliori livelli dello Studio Aperto versione Giordano senza però, fortunatamente, la caratteristica principale di quel “tg”, la gnocca.

Uno effettivamente si potrebbe anche accontentare di 15 minuti seri, a patto che la serietà sia sempre presente in questo lasso di tempo. In Italia, neanche questo ci è concesso. Se per serietà infatti intendiamo un tg che dia le notizie in modo tale da essere comprensibili a tutti, per portare la luce sui fatti anche del passato beh, il tg1 non è stato per niente serio. Prendiamo tre notizie: il ministro degli esteri israeliano accusato di corruzione, la coda sul passante di Mestre e, ovviamente, le commemorazioni per la strage di Bologna.

In Israele l’omologo di Frattini, Lieberman, urla allo scandalo per la richiesta della polizia d’incriminarlo per riciclaggio di denaro e tangenti. Una situazione molto simile a quella italiana, se si pensa al Canagliere. Il quale però, come ben si sa, gode di un certo lodo Alfano. Si dirà che Lieberman non è il premier ma solo un ministro. Bene: Matteoli è stato salvato dalla giunta per le autorizzazioni a procedere dal processo per la sua soffiata all’ex prefetto di Livorno riguardante un indagine a carico di quest’ultimo mentre Olmert, ex primo ministro israeliano e quindi omologo di Berlusconi, si è dovuto dimettere dalla guida di Israele per, guarda un po’, un’accusa di corruzione. Ovviamente un confronto era impossibile da proporre: qualcuno potrebbe capire...

Sul passante di Mestre, si è taciuta la polemica tra il presidente della regione Veneto Galan e l’Anas e, soprattutto, il particolare dell’assenza di un’area di servizio – che ieri avrebbe potuto limitare i danni – in 32 chilometri di strada. Sempre nell’attesa di conoscere i geni che non hanno pensato al problema del tratto dopo il passante, ovvero all’imbuto che si viene naturalmente a creare se una strada a 6 corsie viene proseguita da una a 2.

Chiudiamo con il ricordo della strage di Bologna. Il servizio reso dal tg1 è stato semplicemente vergognoso, soprattutto tenendo presente che si trattava di una commemorazione, ovvero di una rievocazione di quello che è successo il 2 agosto di 29 anni fa: non una parola sui vari depistaggi (tipo quello di un certo Gelli Licio), svariate sentenze definitive silenziate dal noto costituzionalista Daniele Capezzone (il quale ha parlato di «dogma della strage fascista» da rimuovere tramite la riapertura del caso, senza spiegare quali siano i suoi dubbi) e assenza di una spiegazione chiara dei fatti, come se tutto fosse variamente interpretabile. Probabilmente è anche così, ma una buona informazione in questi casi dovrebbe dare almeno tutte le informazioni per farsi un’idea, soprattutto per il pubblico giovane che ignora del tutto questa orrenda pagina della storia italiana. Magari sacrificando qualche minuto delle notizie inutili.

AB

fonte: http://bile.ilcannocchiale.it/post/2309329.html
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