martedì 4 agosto 2009

Brigatisti e assassini, qualcosa accade

L’Italia è l’unico paese al mondo, dittature comprese, che riesce a liberare anche degli ergastolani come Valerio Fioravanti, che assieme alla moglie Francesca Mambro e a Luigi Ciavardini sono stati condannati per essere stati gli autori materiali della strage alla stazione di Bologna.
Fioravanti in particolare si fa avanti dicendo che “ci sono spazi per lavorare”. Intende dire che lui e la moglie in quell’attentato del 1980 in cui morirono 85 persone e altre 207 rimasero ferite, non avevano interessi diretti.
29 anni dopo il bombarolo chiede una rilettura del processo da parte di chi è più titolato di lui. Chi? Il piduista Cicchitto? o direttamente il corruttore che nel 1980 militava già nella Loggia P2?

Mentre attendiamo sviluppi c’è da sottolineare il momento particolarmente caldo per la giustizia. In Sicilia ci sono i Riina e i Ciancimino che puntano il dito contro “loro” della casta per gli attentati ai giudici Falcone e Borsellino.
Il corruttore deve avere sgarrato. Probabilmente i tempi sono maturi per far uscire un po’ di verità. Del resto Cossiga e Andreotti sono ormai salme quasi morte e sepolte. Non contano più come una volta. Il piano di rinascita democratica è ormai realizzato. Giovani rimbambiti dai reality, disinformazione controllata e giustizia ammanettata. Cosa possono volere di più gli alleati dei Gasparri e dei Ciarrapico?

Allo stesso tempo non capisco che senso abbia avuto per i Riina e i Fioravanti stare in carcere per compiacere i mandanti delle loro stragi e dei loro delitti. Ecco, qualcosa si sta muovendo. A Roma qualcuno trema. E forse trama.

Daniele Martinelli

fonte: http://www.danielemartinelli.it/2009/08/04/brigatisti-e-assassini-qualcosa-accade/
FONTE

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