giovedì 10 settembre 2009

Stipendi manager: avevamo ragione

di Massimo Donadi



Un Governo agonizzante e in stato confusionale. Un passo avanti e uno indietro. Questo è il modo in cui l’esecutivo di Berlusconi sta tentando di tenere a galla questo Paese.

A dimostrarlo, se ancora ce ne fosse il bisogno, è la norma che pone un tetto agli stipendi dei manager e degli alti dirigenti pubblici. La legge porta la firma dell’Italia dei Valori ed è uno dei provvedimenti inseriti nella Finanziaria 2008 del governo Prodi.

Uno dei primi atti dell’esecutivo in carica è stato proprio quello di congelare questa norma e ripristinare gli stipendi stratosferici di molti burocrati della pubblica amministrazione che ogni anno guadagnano anche cento volte in più di un operaio. Un provvedimento che ha da subito segnato la politica di Berlusconi e dei suoi ministri: favorire tutte le caste e i loro privilegi a discapito dei cittadini onesti e delle famiglie italiane.

Oggi, dopo un anno e mezzo, nel bel mezzo di una crisi economica, il governo è costretto ancora una volta a tornare sui suoi passi e nel prossimo consiglio dei Ministri rimetterà un tetto alle retribuzioni dei manager pubblici.

Questo dimostra ancora una volta come il Governo Prodi abbia lavorato bene e nel solo interesse del Paese, mentre ancora una volta vengono a galla i pasticci di un esecutivo, quello di Berlusconi, che ormai esercita il potere barcollando, senza avere una visione complessiva del Paese, paralizzato com’è dalle divisioni interne e dagli interessi di parte.

fonte: http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/economia/stipendi_manager_avevamo_ragio.php?notifica
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