di Rita Pani (APOLIDE)
Certo, metti che la tv a un tratto impazzisca e si metta a parlare di economia, di politiche sociali, di lavoro e sanità, di scuola o cultura; sarebbe un gran casino.
Metti che d’un tratto spariscano dalla tv tutti i reality show, che ormai sembrano aver sostituito l’istituto dell’affido ai servizi sociali per ex carcerati, troie ravvedute e ragazze con problemi di dipendenza da cocaina; sarebbe un gran casino.
Pare che in Italia il peggio – economicamente parlando – debba ancora arrivare, e sarà intorno alla seconda metà dell’anno prossimo. La disoccupazione arriverà a toccare punte che l’Italia toccò solo nel dopoguerra. Gli istituti europei di economia non riescono a stimare quale sia la reale situazione italiana: mancano i dati del governo. In Italia è più facile stimare la frequenza dei rapporti sessuali del premier: si hanno più notizie. Anzi, sembra che le cifre spese per questa sua attitudine maniacale possano persino incrementare il PIL.
In Italia i numeri sono sempre un problema. In Italia nemmeno la matematica è una scienza esatta. In Italia la matematica è un’opinione spesso di propaganda. La stampa farabutta, per esempio: se berlusconi è il monopolista dell’editoria, come possono essere due o tre giornali, la maggioranza di stampa farabutto/ comunista? Se su 6 televisioni di stato 5 sono in mano sua e la sesta è in via di demolizione, dove sta la maggioranza dei comunisti?
Le domande sono retoriche, le risposte impossibili. D’Altronde è impossibile anche sapere quali siano i dati reali della disoccupazione, i dati reali delle esportazioni illegali di capitali all’estero, ed è impossibile sapere chi si prepara a speculare con l’ennesimo condono salva ladri, pensato dal ministro per l’economia fantastica e creativa, il ragionier Ugo tremonti.
Ma chi se ne frega? L’autunno sembra essere arrivato con un po’ d’anticipo, il gas aumenterà come la benzina ad agosto, ma i palinsesti invernali aiuteranno l’italiota medio a riprendere appieno la sua vita, e torneranno anche le fiction basate sulla realtà irreale di questo universo parallelo in cui viviamo. Cazzo! Persino la prima fiction fortemente voluta dal governo padano abusivamente governante in Italia, che racconta le gesta del Barbarossa. L’ha voluta bossi in persona, mica cazzi! Girata in Romania, il popolo del carroccio sarà rappresentato dalle comparse Rom.
È la legge del contrappasso, o forse solo quella di Murphy.
fonte: http://guevina.blog.espresso.repubblica.it/resistenza/2009/09/il-peggio-%C3%A8-passato.html
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